Parlando con Olivia lo capisci subito, la corsa per lei non è una semplice passione, uno sport: è vita. Ed è la corsa che ha scandito il ritmo della sua esistenza, da quando era bambina, circa 40 anni a perdi fiato, in competizioni di ogni genere, fra circuiti e percorsi, ha partecipato anche all’ultima edizione della “Corsa di Miguel”. È Olivia Anedda classe 1972, della società sportiva “Amatori Terralba”
Olivia, come ti sei piazzata all’ultima edizione della corsa di Miguel?
“Premetto che io quella competizione l’ho fatta due volte, una con il gruppo maschile, ed una con quello femminile, ma il conteggio è stato fatto su quest’ultima, mi sono piazzata terza assoluta, era un’edizione della Corsa di Miguel, a piccoli gruppi, perché c’era il covid, ho registrato un tempo di 43”38”
Da quanto tempo Olivia Anedda è una runner?
“Praticamente da sempre, subito dopo aver imparato a camminare ho cominciato a correre nel cortile di casa, (ride) sono nata runner. Però ufficialmente credo che il mio status me lo sia guadagnato con i titoli…”
Ad esempio?
“Sono stata più volte campionessa regionale qui in Sardegna, nel 2018 ho ottenuto il titolo regionale di cross, ma ho parecchi altri titoli sia in piste che campestri e in varie specialità, 700, 200, 400, 800, 1500…”
Ed ora? progetti per il futuro sarai a Roma per la prossima edizione della Corsa di Miguel che speriamo davvero sia in presenza?
“ ( la risposta tarda ad arrivare, il silenzio viene interrotto da una voce commossa) in realtà la Corsa di Miguel è stata l’ultima prima della mia prossima operazione, ho avuto una diagnosi non bella “ il degrado del tendine” spero di superare l’operazione brillantemente, incrocio le dita”
E noi ti facciamo il più sentito in bocca al lupo! Come vive una donna quest’ambiente?
“Io non solo sono una donna ma anche una madre, ho avuto in questi anni due gravidanze, posso dire, ahimè! che l’ambiente è ancora molto sbilanciato verso il settore maschile, sicuro più valorizzato, ma per me -ad esempio- questa passione è servita anche per evadere dalla routine che vivono tutte le madri, io mi dovevo comunque sempre allenare.”
E per il futuro?
“Vorrei diventare allenatrice, godo anche di un buon rapporto con la Fidal provinciale di Oristano, dove cercherò di dare il mio contributo, al là dell’operazione, il mio obiettivo è restare nell’ambiente. Ah scusate! Posso dirla una cosa a cui tengo?
Certo!
“La passata edizione della Corsa di Miguel, come società sportiva l’abbiamo dedicata a Cenza persona scomparsa molto legata a noi “una corsa per Cenza”, e siccome eravamo in tempo di covid ringrazio tutti voi per averci dato questa opportunità di fare, appunto, “una corsa nella corsa”
Al refrain #laCorsadiMiguel cosa rispondi? “la corsa è tutta la mia vita.”
