Roma – La Corsa di Miguel

Come è nata

La corsa di Miguel

Era la notte tra l’8 e il 9 gennaio 1978 a Buenos Aires quando un Ford Falcon nero si fermò davanti a una casa dov’era esposta una bandiera dell’Argentina. Uno squadrone paramilitare al servizio della dittatura militare che dal 1976 al 1983 ha terrorizzato il paese sudamericano, fece irruzione in casa Sanchez e portò via Miguel, 25 anni, senza ragione. Come accadde ad altre trentamila persone circa, i tristemente famosi desaparecidos di cui nessuno ha più avuto notizie. Miguel era diventato un grande appassionato di maratone e aveva scritto una bellissima poesia intitolata “A te atleta”.

La corsa di miguel

a Roma

Diversi anni dopo un giornalista romano della Gazzetta dello sport, Valerio Piccioni, in un viaggio in Argentina è venuto a conoscenza della storia di Miguel ed ebbe l’idea di realizzare un evento che ricordasse la figura dell’uomo Miguel, la sua storia di atleta, la sua storia di uomo che ha sacrificato la vita per un ideale di libertà. Così la Corsa di Miguel, che oggi si corre anche a Buenos Aires, a Bariloche (Argentina), a Barcellona in Spagna, negli Stati Uniti e a L’Aquila dal 2009, è diventata un simbolo: si corre per riaffermare il principio che la libertà individuale di ogni uomo è un diritto inalienabile.

Si ringrazia Eduardo Lubrano

Tutto ciò è stato possibile grazie al

Club Atletico Centrale

Il Club Atletico Centrale nasce nel 1959 ad opera di un gruppo di appassionati che comprende tra gli altri Alfredo Berra, giornalista e profondo conoscitore del mondo dell’atletica chiamato a Roma da Bruno Zauli, Mario Gulinelli, Renato Funiciello, Giorgio Lo Giudice, Pino Fara, Leopoldo Marcotullio, Mario Pescante, Luciano Barra, Franco Milani ed altri. La società era nata quale movimento giovanile nel 1952 come UISP Roma, poi diventata Amatori Atletica nel ’56, confluita nella Capitolina di Alfredo Ferri nel ’57 e ‘58 per sdoganarsi definitivamente l’anno successivo. Al Centrale era legato il Centro Propaganda Atletica Leggera (CPAL) dove lavoravano società satelliti quali la Vis (divisa in Centro, Nomentano ed Esquilino Augusto) la Lungaretta, il Monte Mario e la Virtus Salario. Società che svolgevano attività di liberi, ovvero non tesserati alla federazione ma studenti e semplici appassionati. Via via che gli atleti dimostravano delle capacità, questi venivano tesserati e convogliati nel Centrale. Resta storico il libro scritto nel 1961 Senza Cena nel quale si rifà la storia del movimento con tutte le varie classifiche e presenze gare. Emblematico è un passo delle storie di Erodoto che introduce la pubblicazione il quale spiega: “Ahimè Mardonio contro quale specie di uomini mi hai mandato a combattere, uomini che non per denaro disputano le loro gare ma per l’onore“. Un motto che oggi farebbe sorridere, ma allora aveva grande validità umana e morale.In questo lasso di tempo il Centrale dimostrando grande capacità di aggregazione, vince nel 1959 il Gran Premio Reclutamento a livello nazionale, vale a dire è la migliori formazione giovanile italiana.
Vince il titolo italiano di corsa campestre assoluto nel 1960 e 1961 e vince il campionato italiano allievi nel 1962. Dopo di che la squadra non avendo possibilità economiche, confluisce nel Cus Roma e sotto questa denominazione vincerà cinque titoli italiani femminili assoluti e tre maschili ed ancora titoli di campestre, prove multiple e di specialità, mandando alle Olimpiadi di Messico ben sette atleti, quattro dei quali di provenienza del Club Atletico Centrale. Della società fanno parte: Enzo Cavalli primatista italiano di triplo presente ai Giochi Olimpici di Roma, Roberto Frinolli, primatista italiano dei 400 ostacoli e tre olimpiadi per lui, Sandra Valenti finalista olimpica nella 4×100 a Roma, Enrico Spinozzi e Attila Viragh azzurri. In questo lasso di tempo la società ottiene due primati italiani, quello assoluto della 4×400 e quello juniores, durato 22 anni della 4×100. Nel 1959 la società è settima assoluta in Italia, nel ’60 quinta e nel 1961 compie il miracolo, quarta dietro le formazioni militari, Esercito, Fiamme Gialle e Fiamme Oro. Fiore all’occhiello è la presenza di Giancarlo Peris mezzofondista civitavecchiese della società, allenato dal un grande tecnico del mezzofondo, poi responsabile nazionale della maratona Oscar Barletta. Peris sarà infatti l’ultimo tedoforo, quello che accenderà il braciere olimpico alle Olimpiadi di Roma. Scelto da Zauli ed Onesti per premiare il movimento giovanile della società ed i suoi sforzi organizzativi. Al Centrale nel 1961 va anche la stella di bronzo al merito sportivo.Dopo alcuni anni di anonimato pur restando affiliato alla federazione di atletica, il Centrale riprende a vivere a metà degli anni settanta. Partecipa a diverse edizioni dei campionati di società giovanili ed assoluti, vince la 4×100 al criterium nazionale giovanile di Avellino nel 1973, manda in nazionale giovanile nei 2000 siepi la giovane promessa Marco Cacciamani nel 1977 (secondo ai campionati italiani allievi) e la velocista Marisa Filigrani, nazionale assoluta nella 4×400. Giunge infine seconda nella classifica finale del trofeo nazionale Bravin riservato agli allievi, nel 1990.
Sul piano organizzativo si dedica a mettere in campo manifestazioni per gli studenti sia di corsa campestre che in pista con la Coppa Speranze, il Trofeo Bugaro, il GP del Brumaio, Il Palio dei Quartieri, la Coppa Speranze di campestre per le scuole e dal 2000 organizza una manifestazione che si è andata sviluppando in maniera abnorme: La Corsa di Miguel che nella sua ultima edizione il 31 gennaio 2016, ha avuto la presenza di 8.000 appassionati tra competitiva e non competitiva. Dal 2006 e 2007 si è poi aggiunto il 1000 di Miguel e la 50×1000 per le scuole, Una edizione dello staffetta per le scuole medie secondarie inferiori e superiori, si è disputata allo stadio Olimpico. La società ha poi organizzato lo “staffettone” per le elementari, una staffetta mista ragazzi e ragazze di 50×400 metri che si disputa ogni anno con il 1000. Seguita quindi a svolgere azione essenzialmente propagandistica provando a rivolgersi al mondo della scuola, consapevole che il futuro dello sport italiano ed il suo sviluppo passano solo attraverso l’educazione dei giovani all’idea sportiva. Gareggia con il settore amatori nelle corse su strada ed è una delle migliori società del Lazio (quinta nel 2009). Parallelamente all’attività agonistica, organizza ogni anno dei seminari ed incontri con gli studenti che vanno dall’Olimpismo alla storia dello sport e che nel 2013/14 sono stati dedicati alla lotta contro il razzismo ed alla spiegazione del rapporto tra questa realtà ed il mondo sportivo e nel 2015/16 alle varie sfaccettature delle Olimpiadi (le donne, gli sconfitti, olimpiadi e guerra, le paralimpiadi ecc…).
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