Berra. Un “profeta” tra atletica e giornalismo

Berra parla ai suoi ragazzi.

Alfredo Berra è stato un grande giornalista, prima al Corriere dello Sport poi alla Gazzetta, ma anche tecnico, dirigente e pionieristico organizzatore nel mondo dell’atletica negli anni Sessanta. Al suo attivo professionale ha quattro Olimpiadi - Roma, Tokyo, Messico e Monaco - prima dell’ictus che lo bloccò per il resto della sua vita e della carriera quando non aveva ancora 46 anni. A ricordo del suo impegno a tutti i livelli e per i risultati conseguiti gli è stato dedicato lo “Stadio degli Eucalipti” del Valco San Paolo, attualmente gestito dall’Università Roma Tre, grazie all’opera di Renato Funiciello.

Stadio degli eucalipti, scorcio.

La pista viene utilizzata per corsi di atletica anche esterni all’università: il pomeriggio tanti ragazzi vi si ritrovano per allenarsi. Un segno di continuità.

Berra riusciva a trasferire la sua naturale passione per l’atletica leggera ai più giovani. Era stato l’ideatore e il fondatore, con altri giovani atleti-dirigenti, del Club Atletico Centrale nel 1959, società che in tre anni, partendo da zero, come zero erano le possibilità economiche, ebbe il merito di vincere il titolo italiano di corsa campestre a squadre e di arrivare quarta nel campionato italiano di società dietro Esercito (con il nome di VIII Comiliter), Fiat e Fiamme Gialle (una presenza sempre solidissima nel mondo dell’atletica) prima di far confluire tutto nel Cus Roma, tranne i giovani campioni d’Italia, nel 1962. Per il Club Atletico Centrale sono transitati grandi atleti. Un nome: Giancarlo Peris, il tedoforo che ha acceso il tripode all’Olimpiade del ‘60 a Olimpico.

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