Lettera ai professori

Il presidente del Club Atletico Centrale Giorgio Lo Giudice ha voluto scrivere a tutti gli amici insegnanti gli auguri per Pasqua, un momento per ritrovarsi vicini in una situazione complessa e difficile.

Cari professori

Eravamo tutti pronti all’ennesimo appuntamento con il 1000 di Miguel, quando ci siamo ritrovati soli, accerchiati, e senza punti di riferimento, se non la nostra volontà di combattere e vincere una guerra difficile nei confronti di questa inaspettata pandemia. Abbiamo dovuto chiudere e rinviare a migliore occasione. Le nostre ferie forzate in casa non era quello che sognavamo. Meglio vivere mattinate fredde o piovose, soleggiate o ventose, comunque sui campi ad incoraggiare i nostri ragazzi e ragazze; a soffrire con loro, a trovare la parola giusta se il risultato non fosse stato quello sperato.

 Purtroppo questa guerra inaspettata contro un nemico terribile e sconosciuto, ha sconvolto la nostra vita ed i nostri piani, facendoci capire quanto a volte siano effimere le nostre aspirazioni. Dobbiamo farcene una ragione, ma dobbiamo anche saper reagire, combattere e non arrenderci per vincere la più difficile delle battaglie. Il ritorno a scuola sarà faticoso, infarcito di burocrazia gratuita, dove al solito nessuno si vorrà prendere responsabilità e nel dubbio, si sa, meglio non fare nulla.

 Proveremo a combattere anche contro certi modi di fare e di pensare, ma alla fine ne verremo fuori ed a vincere sarà la nostra voglia di reagire, di voler vivere, fare sport come momento di rivincita per tutto quello che abbiamo passato. Noi insegnanti di educazione fisica spesso, e lo dico con cognizione di causa da ex, siamo messi in retroguardia e non si capisce che invece abbiamo l’arma migliore, non il voto o l’interrogazione, ma il poterci confrontare, parlare ed essere spesso più confessori, amici e fratelli o sorelle maggiori che insegnanti, ovvero il modo giusto per relazionarci con i nostri ragazzi. Andiamo avanti e facciamo nostro il motto del grande poeta “non ti curar di lor ma guarda e passa”. Siamo sicuri che torneremo a correre il nostro 1000 con maggiore entusiasmo, a portare avanti la nostra alternanza, laddove era in via di sviluppo, senza farci condizionare da alcuna idea politica di pro e contro, ma semplicemente pensando di fare qualcosa di utile per i nostri ragazzi. In attesa di rivedervi sempre pieni di entusiasmo e di voglia di andare oltre la semplice circolare e il timore di un preside che non si assume responsabilità e preferisce il quieto vivere al limite del dolce far niente, vi invio con tutto il cuore un grande grazie per quello che avete fatto e che farete, ed un caloroso augurio di buona Pasqua (per quello che vale, dal momento che la festeggiamo da reclusi).

Vi abbraccio e vi ringrazio

Il vostro amico Giorgio Lo Giudice

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