I mille colori dell’Hockey

Tante partite e mille colori all’Acqua Acetosa: sabato 17 gennaio ore 11 presso il Palazzetto dell’Acquacetosa

Fra casa sua e quella di Miguel c’era qualche chilometro. Adriana Ines Acostaera ancora più giovane quando fu sequestrata: aveva 22 anni. Se la portarono via all’uscita da una pizzeria, erano le tre e mezza del pomeriggio. Ne aveva già fatte tante di cose: compreso il giocare nella nazionale giovanile argentina di hockey su prato. Militava nel club Lomas de Zamora, un’enclave hockeistica alla periferia della metropoli, della Gran Buenos Aires.

Aveva scelto uno sport che non avrà la popolarità del calcio, ma che in Argentina ha sempre avuto una bella tradizione con le sue Leonas, il modo con cui vengono chiamate le ragazze della Nazionale, che nelle recenti olimpiadi di Pechino hanno conquistato la medaglia di bronzo. Nel 1975, dopo una tourneè in Inghilterra, abbandonò lo sport di vertice e seguì gli studi in medicina, all’università di La Plata, la città dove in quei mesi era braccato anche Julio Velasco, il futuro allenatore d’oro della nostra nazionale maschile di pallavolo.

La storia di Adriana è rimasta nascosta per anni e anni. Poi Gustavo Veiga, giornalista di Pagina 12, l’ha scoperta raccontandola con la sorella di Adriana, Leticia, e la mamma Teresa. E così, dopo dedicata ai rugbisti di La Plata, due anni fa, la Corsa di Miguel ha deciso di dedicare un omaggio anche a lei, Adriana, alle sue partite, ai suoi spezzati. L’Hockey Club Roma ha così organizzato una manifestazione per sabato 17 gennaio, alle 11, al Palazzettodell’Acqua AcetosaI mille colori dell’hockey. Vista la stagione, infatti, non si giocherà sui prati, ma al coperto. Ci saranno tanti ragazzi, studenti delle scuole, a confrontarsi in diverse sfide, mischiandosi, sfidandosi, divertendosi. Sarà un modo per ricordare questa ragazza di 22 anni che aveva il numero 7 sulle spalle e un giorno, per sbaglio, per andare in facoltà, salì sull’autobus con la mazza da hockey su prato di cui non riusciva a fare a meno…

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